sabato 19 marzo 2011

Appello ai sardi nel mondo. Sardegna... la nostra Terra!

Sardegna...
la nostra Terra!

Così iniziava un post scritto qualche tempo fa nella speranza di svegliare dal torpore il maggior numero di Sardi possibile. Risultati? 
Nessuno!

Ricordo di aver provato ad evocare il sentimento di nostalgia per cercare di far presa su coloro che come me sono dovuti emigrare per lavoro...

Quindi ho cercato di risvegliare il sentimento patriottico che c'è (o almeno spero!) all'interno di ogni cuore nato in Sardegna, per l'Italia e per la nostra isola...

Quindi ho cercato di invogliare le persone ad aiutare una terra a mio parere abbandonata e senza guida

Infine ho cercato di far capire che da soli non si può far niente, che occorre unirsi e discutere e proporre idee e realizzarle, con lo scopo di lavorare tutti assieme per la nostra terra...

Ma tutto ciò non è servito a niente. Non una parola di incoraggiamento, non un'idea, niente di niente...

Ma allora, forse mi sbaglio, forse non occorre niente, forse sono solo io che vedo le cose peggio di quello che sono, forse la crisi non esiste se non nella mia testa forse...

Forse, ancora una volta, le persone aspettano la manna dal cielo perché lavorare e sudare per ciò in cui si crede non piace più a nessuno!?!

Ecco forse la risposta a questa ultima domanda è: SI!
A nessuno interessa più niente e dunque lasciamo perdere...

Nessuno a tempo da perdere, nessuno sente la necessità di fare qualcosa, i gruppi non servono se alle spalle non c'è un miliardario disposto a far qualche piccola concessione per far credere a molti di poter diventare ricchi, al solo scopo di arricchire ancora di più!
Ecco cosa mi manca... i soldi! 
Ma chissà... se avessi i soldi sarei ancora così interessato a fare qualcosa per la mia terra senza chiedere niente in cambio?

Se siete con me, se avete voglia e tempo per fare qualcosa, anche piccola per la nostra Terra, allora uniamoci, discutiamo, troviamo soluzioni... lasciate un commento su questo post!

Se non avete tempo, voglia, o se non vi sentite più Sardi... lasciate perdere, sarà per un'altra volta!

Vi aspetto numerosi... anche se so che non ci sarete!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

giovedì 10 marzo 2011

I nuraghi di Sardegna di Giovanni Spano

Cagliari, 1867...
l'anno in cui fu pubblicata l'edizione del libro che ho appena terminato di leggere:
"Memoria sopra i nuraghi di Sardegna pel canonico Comm. Giovanni Spano" (terza edizione...), anche questo trovato su Google Libri (provatelo!).
Questo testo è veramente interessante... 
Se qualcuno avrà occasione di leggerlo troverà all'interno tante indicazioni su come approfondire lo studio della storia della Sardegna. Nelle ricche note sono infatti indicati i testi dei maggiori studiosi del passato, sarà sufficiente così seguire le tracce a ritroso!
Il Conte Alberto Della Marmora, il Valery, Aristotele, Diodoro Siculo, Deletone... per citare gli stranieri. Antonio di Tharros, Saltaro, Francesco Decastro, Giovanni Virde, Fara, Pintus e così via per citare solo alcuni dei nostri studiosi.

La prima domanda a cui Spano cerca di rispondere è: 
"chi costruì i nuraghi"?
Così inizia un viaggio attraverso autori antichi e più recenti che nelle loro opere hanno trattato l'argomento... Aristotele è il più antico, e parla nel suo "De mirabilibus auscultationibus" e attribuisce ai Greci antichi guidati da Jolao, la costruzione.
Passa poi a Diodoro Siculo e quindi, dopo un salto di quasi un millennio ecco un altro autore, questa volta un poeta Sardo, tale Deletone, che parla di queste costruzioni attribuendole agli Egiziani...

Ma cosa erano questi Nuraghi?
Questo è l'argomento principale del nostro autore che, dopo una disamina precisa e puntuale della storia e dei reperti trovati in diverse di queste opere si accinge a rispondere...

"Sostengo adunque che questi non furono eretti nella primitiva loro fondazione ad altro uso che per essere CASE  od ABITAZIONI di famiglie quando principiarono ad aggregarsi in società".

Questa la sua tesi... 

Potrei andare avanti per pagine e pagine ma preferisco fermarmi qua e indicarvi come scaricare il testo in formato pdf da stampare e tenere affianco al letto, da leggere la sera!

Buona lettura!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

martedì 1 marzo 2011

Premio Letterario Giuseppe Dessì - 2011

Cari amici e lettori,
come ogni anno vi invito a partecipare al premi Letterario Nazionale Giuseppe Dessì - 2011.

Eccovi il bando di concorso:


















Per avere ulteriori informazioni potete contattare premio.dessi@tiscali.it.

partecipate numerosi e buona fortuna.

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO