sabato 10 maggio 2008

Un'antica preghiera da Osilo...

Quasi per caso, chiaccherando del più e del meno tra vicini di ombrellone... si riscoprono ricordi e tradizioni...
Devo ringraziare Paola Fadda per questa antica preghiera... questa versione viene da Osilo (SS). Chiedo scusa in anticipo a tutti coloro che conoscono e sanno scrivere in dialetto di Osilo, io non sono in grado... ma mi sembra giusto salvare questo piccolo pezzo di tradizione della Sardegna.
La preghiera veniva recitata dalla mamma Antonina per mettere a letto i figli...
"Su lettu meu est de battero cantones, battero anghelos si bi ponede, duoso in pese e duoso in cabitta, sa Regina a costau m'istada. Issa mi narada: "Drommi e riposa, no appas paura de mala cosa, no appas paura de mala fine, s'anghelu Serafine, s'anghelu biancu s'ispiritu santu sa Vergine Maria, tottu a costazu t'istana."
La traduzione dovrebbe essere più o meno così:
"Il mio letto è fatto da quattro blocchi, quattro angeli ci si mettono sopra, due ai piedi e due in testa. La Regina mi resta al fianco. Lei mi dice: "Dormi e riposa, non aver paura delle cose cattive, non aver paura di fare una brutta fine, l'angelo Serafino, l'angelo bianco, lo Spirito Santo e la Vergine Maria, tutti ti stanno a fianco."

Un'altra versione, in dialetto logudorese, mi è stata segnalata da Salvatore Scanu, che ringrazio. La preghiera fa parte della raccolta pubblicata a Cagliari il 2 febbraio 1863, l'autore è Giovanni Spano che afferma di non conoscerne l'autore e di averla sentita raccontare dalla nonna. La preghiera dovrebbe essere intitolata "Aspirazioni agli Angeli custodi".
"Su lettu meu est de battor contones, et battor anghelos si bei ponen, Duos in pès, et duos in cabitta, Nostra Segnora a costazu m'ista, e a mie narat, dormi e reposa, no happas paura de mala cosa, no happas paura de malu fine s'Anghelu Serafine, s'Anghelu biancu, s'Ispiridu Santu, sa Virgine Maria, totu siant in cumpagnia mia mia. Anghelu de Deu custodiu meu custa nott'illuminami guarda e difende a mie, ca eo m'incumando a tie."


A differenze dalla prima versione Giovanni Spano riporta un'ultima frase che più o meno si può tradurre: "Angelo di Dio, mio custode questa notte fammi luce, custodiscimi e proteggimi, io mi raccomando a te."

Se conoscete altre versioni...

Alessandro Giovanni Paolo Rugolo

8 commenti:

  1. CIAOOOOOOOOOOOOOOOO ...... !!!!!

    DA .. ((((((BENITO)))))) ((*_*))...((*_=))

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  2. Ciao io conosco una versione differente che andro a scrivere nel prossimo post

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  3. Su lettu meu es de battor contones
    battor anghelos si bi ponede
    duoso in pese e duoso in cabita
    nostra segnora a costazzu mistada
    Issa mi nara drommi e reposa
    no appas paura de sa mala cosa
    no appas paura de su malu fine
    s'anghelu serefinu e s'anghelu biancu
    s'anima mia a s'ippiridu santu.
    Ciao alla prossima! =)

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    1. BERNARDETTA
      GRAZIE TANTE PER LA PREGHIERA,
      MOLTO BELLA
      *
      CIAO.
      BENITO

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    2. X *BERNARDETTA:
      LA PUO TRADURRE IN LINGUA ITALIANA... ?
      *
      (((((((((((-*-__.__-*-)))))))))) CIAO
      CIAO

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  4. CIAO
    .................((((((((-*-__.__-*-)))))))) CIAO

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    1. X BERNARDETTA,
      PUOI MANDARE LA TRADUZIONE IN ITALIANO DELLA TUA POESIA ...(su lettu meu ...?

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  5. Ciao a Bernardetta, a Benito e a chi legge. La traduzione della versione pubblicta da bernardetta è la seguente:
    Il mio letto è fatto da quattro blocchi,
    quattro angeli vi si pongono sopra,
    due ai piedi e due in testa,
    Nostra Signora mi sta a fianco,
    Lei mi dice dormi e riposa,
    non aver paura delle cose cattive,
    non aver paura della morte,
    l'angelo serafino e l'angelo bianco,
    l'anima mia allo Spirito Santo.

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